GIUSTINIANI ART ADVISORY - UN PORTALE DEDICATO ALL'ARTE
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DELL'OPERA D'ARTE
IL RUOLO DELL'ART ADVISOR
IL MERCATO DELL'ARTE - LE QUOTAZIONI
Questo portale ha come obiettivo quello di aiutare a capire il Mercato dell’Arte, le regole generali che condizionano il mercato internazionale e il mercato italiano di opere d’arte. Spiegheremo come avviene asta, come si vende e acquista presso una galleria, come scegliere e promuovere gli artisti, il ruolo del museo, degli art advisor e delle banche. Cosa vuol dire lavorare e collezionare nell’ambiente del mercato dell’arte contemporanea? Differenze tra primary e secondary market; Differenze tra ambiente “for profit” e “no profit”; Definizione dell’arte contemporanea e le sue principali correnti. I protagonisti del mondo dell’arte no profit; mondo accademico e mondo economico a confronto.
Come e Perché Collezionare: Cosa vuol dire lavorare e collezionare nell’ambiente del mercato dell’arte contemporanea? Importanza dei collezionisti, chi sono i collezionisti e come si diventa collezionista. Regole fondamentali per collezionare opere d’arte contemporanea. Differenze tra il collezionismo privato e corporate (aziendale).
Arte come Investimento: Diversi approcci all’investimento privato e aziendale. Come trarre massimo vantaggio collezionando opere d’arte con il riguardo all’investimento. Come prevedere i prezzi degli artisti emergenti e lo stato attuale del mercato degli artisti top.
Come Determinare il Valore di un'opera d’arte: Mercati emergenti e mercati consolidati, come orientarsi. Capire i fattori più importanti per la valutazione di un’opera d’are. Le regole del mercato. Valore economico ed estetico. Imparare a leggere i diversi strumenti che aiutano a determinare il valore dell’opera d’arte.
Aspetti pratici per una Collezione d’arte in Italia: Il mercato italiano, a differenza di ogni altro mercato, è sottoposto alle norme fiscali specifiche. Capire le dinamiche e gli aspetti fiscali: Iva e la deducibilità, diritti degli artisti e dei proprietari delle opere. Conservazione corretta della propria collezione, saper riconoscere i falsi. L’importanza del certificato di autenticità e il certificato del valore dell’opera. Come tutelare la proprietà culturale (diritti di riproduzione, copyright) della propria collezione. Assicurazione, archiviazione e gestione. Italia vs. leggi e fiscalità Internazionali e come comprare e vendere nel mercato Italia/ estero.
Consulenza personale con l’aiuto dell’Art Advisor: Ruolo dell’art advisor nel mercato dell’arte contemporanea e in cosa consiste l’attività? Come si diventa art advisor? Vantaggi per le imprese e per collezionisti privati. Sapere quando è il momento di chiedere aiuto e saper distinguere art advisor bancario dall’art advisor indipendente.
L'arte è a tutti gli effetti
un'asset class alternativa e il suo mercato offre interessanti
opportunità da esplorare. Per operare con obiettivi di investimento occorre però
conoscere bene le dinamiche che regolano un contesto d'affari molto particolare
che, senza adeguata preparazione, può rivelarsi complesso e insidioso.
Al giorno d'oggi si trovano numerosi indici dei prezzi per questo segmento del
mercato, e altrettanto numerosi database che raccolgono le informazioni
provenienti dalle vendite all'asta e le mettono a disposizione (spesso a pagamento)
degli utenti.
Numerose banche, di pari passo, con l'istituzione al loro interno del servizio
private, e successivamente di art banking, hanno dato un ulteriore slancio a queste
ricerche. Monte dei Paschi di Siena, all'interno dell'area Research, ha raccolto un
team di esperti che si occupano giornalmente del monitoraggio del mercato
dell'arte: l'ottica è quella di offrire un servizio in più ai loro clienti private,
facendoli sentire più sicuri dei loro investimenti alternativi. Anche Unicredit ha
presentato pochi anni fa l'Equivalent Sales Index, uno strumento per il
monitoraggio continuo del mercato dell'arte nato dalla collaborazione con
Arsvalue. L'introduzione di tali studi all'interno del settore bancario deriva proprio
dalla volontà di assicurare la maggior trasparenza possibile ai clienti.
Investire in arte è, infatti, diventata una cosa sempre più comune e sempre più
all'attenzione di tutti.
Il 78% degli intervistati dichiara che i servizi legati al mondo dell’arte dovrebbero essere inclusi nella propria gestione patrimoniale: questo quanto emerge dal rapporto
Art & Finance 2016 pubblicato da Deloitte Lussemburgo e da ArtTactic.
Per la prima volta dal 2011, anno di lancio del report, i professionisti della gestione patrimoniale e i possessori di tale patrimonio la pensano allo stesso modo: rispettivamente il 70% e il 77% riconosce, infatti, che a livello globale la gestione patrimoniale delle opere d’arte dovrebbe includere i servizi offerti dall’Art&Finance.
Il 73% degli intervistati (contro il 58% del 2014) afferma che i propri clienti vogliono includere opere d’arte e altri beni collezionabili nei propri patrimoni al fine di rinforzare il proprio status.
“La componente finanziaria del collezionismo è un driver primario per lo sviluppo dei servizi di gestione patrimoniale dell’arte.
La chiave del processo non è la ricerca dell’investimento o del rendimento,
quanto piuttosto la preservazione del capitale allocato per l'arte e i beni da
collezione", il 72% dei collezionisti di tutto il mondo compra opere d’arte per passione ma senza dimenticare l’investimento, mentre il 6 per cento lo fa solo con l’obiettivo di investire. Il 22% dei collezionisti intervistati compra solo con l'obiettivo di collezionare.
Anche se il valore emozionale rimane la motivazione principale per l'acquisto di opere d’arte, la componente finanziaria non deve essere sottovalutata".
Dalle evidenze del report emerge che nei prossimi 12 mesi i gestori di patrimoni continueranno a investire in servizi legati all'arte, ma probabilmente a un ritmo più lento, concentrandosi piuttosto su servizi volti a preservare per i loro clienti la quota di ricchezza assegnata all'arte, legata ad esempio al possesso di beni immobili, alla filantropia e al prestito di opere, piuttosto che a fondi di investimento legati all’arte, dove si prevedono i dati più bassi di sempre.
Secondo il rapporto, il 76% dei professionisti intervistati è a favore di un’auto-regolamentazione del mercato dell'arte. Il 62% dei gestori patrimoniali afferma che la mancata regolamentazione del mercato dell'arte è attualmente il più grande ostacolo verso l'integrazione tra il mercato dell’arte e la loro offerta.
Quando si tratta di questioni che costituiscono una minaccia concreta per la reputazione e il funzionamento corretto del mercato dell'arte, tra i diversi soggetti interessati (collezionisti, professionisti dell'arte, avvocati e gestori patrimoniali) vi è un consenso su una serie di temi comuni come ad esempio: la manipolazione dei prezzi, i conflitti di interesse, la mancanza di trasparenza e le commissioni segrete (tre professionisti su quattro condividono i propri punti di vista).
Permane quindi una forte consapevolezza su quali siano i problemi; meno evidente è come affrontarli in modo coerente e coordinato.
L’aumento a livello globale della ricchezza e una prospettiva neutrale-positiva sul mercato dell'arte indicano un crescente bisogno di servizi di wealth management dedicati al settore dell'arte
Con l’aumento degli High Net Worth Individual (HNWI – i possessori di alti patrimoni netti), nei prossimi 10 anni si stima un aumento dell’allocazione del patrimonio in beni d’arte e collezionabili e di una richiesta di servizi legati a questo particolare asset. Anche se il mercato globale dell'arte contemporanea ha subito una contrazione nel 2015, la direzione del mercato dell'arte per il 2016 è difficile da prevedere, in quanto sarà influenzato da un numero crescente di fattori macroeconomici che potrebbero impattare. Le prospettive per sei mercati su otto sono neutrali-positive, il che suggerisce una solida crescita nel corso dei prossimi mesi. Il mercato cinese e quello russo sono gli unici con outlook negativo per il 2016.
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