Silvano Giustiniani



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Chiesa di Santa Maria della Vittoria  e la tomba di Silvano Giustiniani (prima cappella sulla destra)- Roma

Nella seicentesca Chiesa di Santa Maria della Vittoria, dei Carmelitani Scalzi, sita in Via XX Settembre, 17 a Roma, capolavoro di Arte Barocca contenente, fra le varie cose “L’Estasi di Santa Teresa” di Gian Lorenzo BERNINI, nella Cappella di Santa Teresa del Bambino Gesù, a destra della bellissima tela di G. Szoldatics abbiamo la “Memoria Sepolcrale di Silvano GIUSTINIANI” Fondatore della Cappella, mentre a sinistra della tela abbiamo la Memoria Sepolcrale del Duca Enrico di Montmorency connestabile di Francia. La Cappella fu fino al 1925 dedicata alla vita di S.M. Maddalena.
Sempre nella stessa Chiesa il monumento funerario del valoroso Giovanni Giustiniani, morto all' assedio della Rocella espugnata da Carlo IX l' anno 1638.

La committenza della Cappella più che a Silvano Giustiniani, figlio di Nicola, potrebbe essere di un suo successore visto che la committenza è del 1633, mentre il suo fondatore, morto nel 1624, è stato lì sepolto nel 1638.

Silvano Giustiniani fu un valoroso condottiero e che frequentò la corte di Francia. Figlio di Nicola e nipote di Leonardo detto “Grechetto”, attendente honorarius (?) dei connestabili Anne e Henri I di Montmorency, si ricavano dalla sua lapide funeraria nella chiesa di S. Maria della Vittoria, e da quella dedicata ai suoi patroni nella medesima cappella (le due epigrafi sono anche pubblicate in : V. FORCELLA, Iscrizioni delle chiese e d'altri edificii di Roma dal secolo XI fino ai giorni nostri, IX, Roma 1877, pp. 62-63). Nella lapide di Silvano si legge che morì il 7 dicembre 1638, all’età di ottanta anni.
Nell'Archivio di Stato di Roma, in un documento manoscritto narra che Silvano Giustiniani si impegnava a rendere la sua cappella conforme a quella adiacente. Inoltre nel catalogo della mostra su Domenichino, tenuta a Roma nel 1996, Livia Carloni indica "Silvestro" (?) Giustiniani come fratello di Vincenzo (Tuttavia dall'albero genealogico consultato a palazzo Caetani non risulta che Vincenzo avesse un altro fratello, oltre naturalmente a Benedetto).
Nell’Archivio di Stato di Roma fondo “Archivio Giustiniani”, c’è anche la copia del testamento di Silvano, dettato nel 1634, ma contiene un codicillo datato novembre 1638: un’ulteriore conferma della data di morte. Nel testamento Silvano nomina erede universale la Congregazione dei SS. Dodici Apostoli di Roma, vincolandola a elargire in elemosine i frutti del suo patrimonio (luoghi dei Monti di Roma) e a completare la sua cappella funeraria nella chiesa della Vittoria. Come si legge nel codicillo, nel 1638 la cappella non era ancora finita.
Sul lascito testamentario di due borse di studio annue a favore di giovani Giustiniani di Chio che si fossero recati a studiare a Roma, e sulle quali si trova della documentazione nell’Archivio di Stato di Genova. La gestione di queste borse era demandata all’albergo o a Fedecommisseria Giustiniani di Genova, e per questa donazione Silvano fu annoverato fra i “benemeriti” dell’’albergo. 

La Chiesa si trova a Roma in Via XX Settembre 17 costruita su di un progetto di Carlo Maderno, tra il 1608 e il 1620, su committenza: Carmelitani Scalzi. Per celebrare la vittoria dell'esercito cattolico nella battaglia della Montagna Bianca, vicino Praga.
La facciata è stata elaborata da Giovanni Battista Soria nel 1626, è a due ordini, con portale architravato Pianta interna: unica navata con volta a botte.
Ci sono tre Cappelle per lato intercomunicanti , l’Altare maggiore: distrutto dall'incendio del 1833 fu ricostruito per volere di Alessandro Torlonia .
Nella Chiesa una delle opere più pregievoli del Bernini "L'estasi di Santa Teresa" nella cappella Cornaro. Presenti anche dipinti di Giovanni Domenico Cerrini e Luigi Serra



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“L’estasi di Santa Teresa”



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